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Sara Roversi, "Nutrire il Futuro: reset, reconnect e restart!"

FUTURO VIRALE #4

 

#FUTUROVIRALE, Sara Roversi ospite della quarta puntata

Imprenditrice seriale, fondatrice del Future Food Institute, appassionata di food, digital, social innovation e creative learning. Nel 2003 fonda con il marito You Can Group, oggi un ecosistema imprenditoriale che, evolvendo, favorisce la crescita di nuovi imprenditori e la nascita di nuove imprese. Da sempre coinvolta in progetti e collaborazioni internazionali, dal 2013 è parte della delegazione italiana al G20 YEA Summit, delle Task Forces SME Development al B20 China e B20 Germany e della Sustainable Food System Task Force B20 Argentina ed è direttore esecutivo del master internazionale Food Innovation Program, ideato in partnership con l’Institute For The Future di Palo Alto. In viaggio tra San Francisco e Bologna, dà vita al Trust Future Food Institute, provando a tradurre in realtà il sogno di lasciare ai propri figli un mondo migliore.
 
 

"Abbiamo in mano un foglio bianco, e possiamo disegnare da zero il food system: come lo facciamo?"

L'idea di ospitare Sara a #FUTUROVIRALE nasce (anche!) perché ci conosciamo da anni: è tra i founder di COB, ed è anche grazie alla sua visione e passione che, nel 2013 è nato il primo spazio di condivisione e generazione di opportunità innovative a Bologna, quando ancora i coworking erano mitologia, e che oggi si è evoluto nelle numerose attività che sviluppiamo con COB. Durante #FUTUROVIRALE abbiamo avuto l'opportunità di fotografare dall'alto insieme a Sara le attuali trasformazioni del food system, immaginando insieme il loro futuro. Pronti a scoprirle?
 

 

Reset, Reconnect e Restart!

- A fine 2019 è uscito un articolo su Nova - Il Sole 24 Ore, dove Sara esortava al Reset e Restart: abbiamo raggiunto una velocità insostenibile, dobbiamo rallentare. Bene, è arrivato il momento che tutti si auspicavano, o che temevano! Sta succedendo e non siamo stati in grado di fermarlo nonostante lo sapevamo, questa impossibilità di prendere le giuste decisioni ci viene spiegato bene da Cristiano Bottone. Ricominciare cambiando tutto, provando a ripensare a un mindset nuovo. Esiste una correlazione diretta tra l’aumento della quantità di co2 nell'atmosfera e la qualità del nostro cibo.

- E questo mindset nuovo, da cosa parte? Non economia circolare, ma sarebbe meglio stile di vita circolare: ogni volta che creiamo qualcosa, di qualunque tipo, dobbiamo pensare a come impatta sull'ecosistema allargato.

- Tra il reset e il restart ora dobbiamo inserire il "reconnect": siamo ri-precipitati alla base della piramide di Maslow, al punto di partenza: infatti tutti hanno ricominciato a cucinare, per necessità ma anche per riconnettersi alle nostre origini, che sanno di casa, di genuino e di vero.

- Inoltre, abbiamo ricominciato a rifornirci di cibo dai negozi di prossimità: in pochissimo tempo, si è rivalorizzata la produzione locale, anzi iperlocale! Piccoli agricoltori che hanno la possibilità di non interrompere il proprio lavoro: interromperlo significherebbe interrompere un ciclo, attraverso un nuovo paradigma che ci ha raccontato anche Alex Giordano quando ci ha parlato di Glocal.

In moltissime zone del mondo si sta replicando questo fenomeno: il cibo del futuro allora forse è davvero modello produttivo-generativo, basato sull’aumento e la generazione di valore locale, sulla valorizzazione di ogni singolo scarto, annullandoli. Siamo forse già su un palcoscenico da cui possiamo assistere al cibo del futuro?

- Alcuni esempi di modelli virtuosi che si stanno sviluppando già negli ultimi anni in questa direzione:

  • Smart Farming > utilizzo di tecnologie avanzate nella filiera, direttamente sul campo! Sensori per irrigazione, droni per monitoraggio, forecasting avanzate, così da poter avere le informazioni adeguate per ridurre gli sprechi inutili di fertilizzanti e altri prodotti.
  • Vertical Farm > attraverso questa metodologia è possibile avere cibi a km 0 anche in zone farm-desert come New York. Coltivazione che offre ad ogni singolo seme la luce e l'acqua di cui ha bisogno.


- Cosa resterà, del settore della ristorazione/horeca dopo questo periodo di chiusura?

Secondo Sara ripartirà, anche prima di altri, perché sarà il nuovo fulcro della socialità. Non interromperemo ciò che ci mette in prima fila come esseri umani. Ci sono comunque casi interessanti di realtà che si sono reinventate, pensiamo a chi prima non faceva delivery o ad un oste che inizia a fare collegamenti live sui social, cosa mai sperimentata perché prima stava "solo" in cucina.

Ricordiamo, inoltre, che chi ora fa delivery lo fa per offrire un servizio, non per guadagnare: al momento guadagnare è pressoché impossibile.


- Nutrire il futuro: sì, ma come?

Quando ritorneremo non dovremo accontentarci nel fare la scelta più "basica", dobbiamo mantenere ciò di cui ci siamo resi conto in questo periodo di reset e reconnect.


- È possibile immaginare davvero un futuro dove il cibo sarà democratico per tutti?

Dipende da noi! Proviamo a fare un reverse engineering ogni volta che diamo un morso! E riprendendo buone abitudini del passato, cercando la consapevolezza profonda di ogni gesto alimentare che facciamo.

È vero che sono passi elementari, ma il cibo deve essere elementare!
 
 

Link utili per approfondire

- Coronavirus: prove tecniche di un nuovo mondo, Sara Roversi sul Sole 24 Ore
- Analisi Coldiretti sulla spesa degli italiani nel periodo della pandemia
- Vertical Farm, articolo di approfondimento
- Smart Farming, articolo di approfondimento
- Effetto diluzione delle sostanze nutritive nei cibi
- Rivoluzione agricola Ted
- Vertical farm