Immaginare un altro futuro: come fare?
- Quello che sta accadendo oggi (primo trimestre 2020) nel mondo è atteso da tempo, ed è un
fenomeno ricorrente nella storia dell'umanità, che potrebbe funzionare come indicatore della nostra capacità di reagire. Quando gli eventi avversi avvengono in maniera lenta e progressiva facciamo fatica a reagire nel quotidiano: quando invece ci troviamo davanti a un'emergenza, ci attiviamo. Perché lo facciamo?
Perché l'evoluzione ci ha insegnato esattamente questo.
- Quando ci troviamo davanti a un
cambiamento evolutivo si rende necessario cambiare i modelli di governance su cui il sistema che abbiamo sempre conosciuto è fondato. Per questo è stato ipotizzato un metodo, chiamato
TESTA-CUORE-MANI (che è spiegato nel video, e che potrete approfondire anche nei link utili alla fine del post).
- La difficoltà che dobbiamo fronteggiare è la
fine della grande narrazione del futuro in crescita: dal 2008, questa visione ottimista e possibilita è andata scemando. Prima del 2008, abbiamo passato così tanto tempo a immaginare un solo tipo di futuro (il futuro della crescita) che oggi non riusciamo più a immaginarne altri. È fondamentale poi ricordarsi che per compiere una mutazione e un passaggio evolutivo è necessario un
periodo di fatica, e forse anche di "dolore": la fase dolorosa va accettata come passaggio necessario e, proprio per questo, scaricata di emotività. Diventando più capaci di affrontare la fatica, saremo più in grado di
immaginare, generare e costruire il cambiamento, per poi essere
pronti ad abitarlo.